di Francesca Ciaburri
Ora che è passato qualche giorno dal rientro a casa posso provare a esprimere la gioia per l’enorme regalo che è stato per me questo viaggio in Senegal.
Grazie a tutte le persone incontrate, per la vitalità e il calore con cui ci si avvicina vicendevolmente in terra africana, e che mi ha fatto sentire così spiazzata e confusa al rientro a casa.
Gioia dunque, ma anche turbamento per le profonde contraddizioni che questo nostro strano mondo porta in sé e di cui abbiamo bisogno di imparare a reggere il peso e la consapevolezza.
Il contatto umano, spontaneo ed immediato, ma anche profondo e reciproco, come quando si è bambini, è ciò che più mi ha toccato il cuore, insieme all’impatto con una natura potente ed esplicita, che ti fa sentire un piccolo essere in balia di forze numinose che senti di dover prima di tutto rispettare.